Pane panini & co.

La Parigina

25 Giugno 2009 (Ultimo aggiornamento: 12 Novembre 2012)

E’ strano come d’estate mi piaccia di più dedicarmi alla ricette dei lievitati, nonostante il caldo e nonostante ci sia la necessità di accendere il forno, ma poi tanto strano forse non è, perchè d’estate gli impasti lievitano meglio e di più e le ore di lievitazione dimuiscono, ergo meglio d’estate ;-))
La parigina la conosco da sempre, ma chissà perchè non ho mai pensato di farla a casa, l’idea me l’ha data (ancora una volta) Lei .
Mi chiederò sempre come mai ,io napoletana, non abbia mai provato a farla prima, i miei figli sono impazziti letteralmente e a Primaditutto ha incontrato moltissimo il gusto dell’assaggiatore (quando mai).
Dà il meglio di sè tiepida, ma il giorno dopo forse è ancora più buona leggermente risccaldata, ottima tagliata a quadretti, a rombi, a triangoli, insomma come vi pare, per un aperitivo o un finger food alla napoletana magari accompagnato dal coppetiello, di cui trovate un’idea qui, o da alici fritte, pasta cresciuta, fiori di zucca ecc…

Ingredienti

  • 500 gr. di pasta da pizza
  • 150 di prosciutto cotto
  • 200 gr. di scamorza appassita
  • un barattolo di pomodori pelati
  • un rotolo rettangolare di pasta sfoglia
  • sale e pepe
  • 50 gr. di parmigiano reggiano grattugiato
  • basilico q.b.

Preparare la pasta da pizza oppure acquistarla già pronta dal panettiere.
Io per questa ricetta, ho sciolto in 250 ml di acqua tiepida 10 gr. di lievito di birra, ho aggiunto 250 gr. di farina 00 e 250 gr. di farina 0, un cucchiaio di olio evo,un cucchiaino di sale, ho impastato il tutto e ho lasciato lievitare fino al raddoppio.
Una volta raddoppiato il volume, ho steso l’impasto in una teglia rettangolare circa 35 x 25, e poi ho condito con metà dei pelati, salato e pepato quindi ricoperto con il parmigiano grattugiato, il prosciutto cotto, la scamorza appassita a fettine e qualche ciuffetto di basilico.
A questo punto mettere il resto dei pelati, salare e pepare e ricoprire il tutto con la pasta sfoglia, sigillare bene i bordi, pennellare con l’uovo sbattuto.
Cuocere in forno a 200° per circa 20 minuti.

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17 Osservazioni

  • Rispondi
    cristina
    25 Giugno 2009 a 17:23

    Ciao Ady anch’io l’ho fatta “la Parigina” e l’idea me l’ha data lei, fantastica anche i miei figli ne vanno matti.
    un abbraccio
    cristina

  • Rispondi
    Saretta
    25 Giugno 2009 a 17:27

    da svenimento!!!!!
    Che bontà!
    Bacione
    Saretta

  • Rispondi
    tytania
    25 Giugno 2009 a 18:22

    che strana! devo fidarmi? la provo?

  • Rispondi
    Frank
    25 Giugno 2009 a 20:20

    Io mi sono fidato e l’ho mangiata è buonissima!!!!!!! Brava Ady bacio
    f/b

  • Rispondi
    Sabrina&Luca
    25 Giugno 2009 a 22:36

    Ti riesce tutto così splendidamente che passare da te è un vero piacere. Questa parigina oltre ad essere un piacere per gli occhi, deve essere la quintessenza della bontà, così riccamente farcita pare invitarci all’assaggio!
    Baci da Sabrina&Luca

  • Rispondi
    manu e silvia
    26 Giugno 2009 a 08:34

    Ciao! anche noi l’abbiamo vista spesso..ma dobbiamo ancora provare a farla…a breve rimendieremo…anche perchè le tue foto mettono prorpio voglia di assaggiarne un pezzetto!
    baci baci

  • Rispondi
    Paola
    26 Giugno 2009 a 11:32

    io ci sono cresciuta a parigine:)) Da un po’ gira nei blog e mi è venuta tanta voglia di provarla, per rivivere vecchi sapori e consistenze. Brava Ady, la tua è tale e quale a quella che mangiavo in gioventù:))La faccio la faccio, ma in autunno magari…..bacione e grazie per l’evocazione!!

  • Rispondi
    Elvira
    26 Giugno 2009 a 18:01

    Anche io amo fare i lievitati in estate, per lo stesso tuo motivo 🙂
    La parigina l’ho conosciuta qui a Napoli, anche se non la prendo mai nelle rosticcerie, non so perche’, forse perche’ da nessuna parte ne ho ancora vista una bella come la tua.. Accidenti che fame 🙂
    Ciao!

  • Rispondi
    Antonella
    26 Giugno 2009 a 23:41

    Sono mesi che mi riprometto di farla e puntualmente me ne dimentico fino all’apparizione successiva. Questa tua mi ha fatto venire un acquolina incredibile….che dici? Ci riuscirò in settimana? ;))
    bacioniiii

  • Rispondi
    Nanny
    27 Giugno 2009 a 18:17

    Buonissima la parigina,questa presentazione ha un impatto sugli occhi e la gola davvero stravolgente 😛 😛

  • Rispondi
    Ady
    28 Giugno 2009 a 10:44

    *Cristina Paoletta è spesso fonte di ispirazione un abraccio ;-))
    *Saretta grazie :**
    *Tytania se la provi fammi sapere, ciao 🙂
    *Frank grazie bacio anche a te :-))
    *Sabrina&Luca ragazzi siete sempre gentile, buona e buona, provare per credere un abbraccio!
    *Manu&Silvia ciao ragazze beh provate e vedrete, è buonissima davvero un bacione a tutte e due :**
    *Paola e chi se le scorda le parigine napoletane Paolè,un bacione ^__^
    *Elvira grazie cara, un abcio e buona domenica!
    *Antonella e tu proprio questa settimana vorresti farla, ahahaha, io aspetterei la prossima no? Un bacione
    *Nanny le foto a volte hanno proprio questo scopo, grazie mille un abbraccio.

  • Rispondi
    Alex
    28 Giugno 2009 a 11:40

    A quest’ora riuscirei a mangiarne una teglia intera!

  • Rispondi
    annamaria
    5 Luglio 2009 a 07:50

    Sono Napoletana , ma non l’ho fatta mai , grazie per l’idea, va’ bene anche la pasta sfoglia surgelata? grazie Annamaria

  • Rispondi
    Ady
    7 Luglio 2009 a 20:54

    *Alex e ci credo è difficile resistere ;-)))
    *Annamaria ciao e benvenuta certo puoi usare anche quella suegelata, un abbraccio!

  • Rispondi
    Francesco
    27 Marzo 2010 a 02:42

    Vorrei precisare che esistono due preparazioni molto simili e spesso confuse tra loro che in realtà hanno origine diversa:
    – la PARIGINA, napoletana, è tradizionalmente composta con pasta di pane *sopra e sotto*;
    – il TRAMEZZINO, afragolese, è fatto come in questa ricetta, e si è diffuso a Napoli solo in tempi abbastanza recenti, a cominciare dai bar (per il semplice fatto che molti di questi si rifornivano da laboratori situati ad Afragola e dintorni…). La rosticceria che pare lo abbia inventato si trova proprio al centro della città di Afragola, praticamente accanto alla pontificia basilica antoniana, e si chiama appunto Antica rosticceria Sant’Antonio, con tanto di sottotitolo nell’insegna («il tramezzino dal 19..») atto a ricordare agli avventori e ai passanti di chi è la primogenitura di questa specialità.

    Un consiglio su tutti: non mettere i pelati a contatto con la pasta sfoglia; così rischi di ammollarla. Ti consiglio di chiudere con le fette di prosciutto.

  • Rispondi
    Ady
    27 Marzo 2010 a 21:37

    Grazie Francesco per la tua dettagliata spiegazione e per la visita 😉

  • Rispondi
    soribel
    2 Dicembre 2012 a 19:22

    ciao ady!! complimenti per questa ricetta!! io no l’ho mai fatta!!
    volevo segnalarti una cosa però..
    la presenza di una tua foto nel blog di una piccola ladra, spaccia le foto di altri per sue, tagliandole e firmandole a suo nome!!
    l’ha fatto anche con me!!
    ecco il link, come puoi notare!
    http://www.unpodolceunposalato.com/2011/12/la-parigina.html

  • Rispondi a Elvira

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